Il termine “rhythm changes” deriva dal fatto che questa progressione di accordi si basa sulla sequenza di accordi utilizzati nel famoso standard jazz “I Got Rhythm” di George Gershwin.
La forma consiste in 32 misure organizzate secondo lo schema AABA. La tonalità è solitamente quella di Si bemolle.
La sezione A è fondata sul turnaround I-VI-II-V con accordi che cambiano ogni due quarti mentre la sezione B è un ciclo di dominanti che si succedono ogni due misure e che terminano con l’accordo di dominante della tonalità (F7 V di Bb).
I rhythm changes, anche chiamati col termine “anatole”, sono spesso suonati come swing in up tempo ed essendo diventati uno standard nel repertorio dei jazzisti consentono ai musicisti di esercitare le proprie capacità di improvvisazione su una struttura condivisa.
Molti musicisti jazz hanno scritto delle composizioni originali usando questa successione armonica, esempi popolari di questo tipo di brani sono “Oleo” di Sonny Rollins, “Anthropology” di Charlie Parker e Dizzy Gillespie e “The Theme” di Miles Davis.
Ecco una tipica struttura standard:

RHYTHM CHANGES